Dignità

La solitudine del momento
riempita dal fremente fremito
dell’improvviso fuggente attimo.

La vuota assenza dello sguardo
scossa dalla presente presenza
della tua coscienza sempreverde.

L’assordante voce del pulpito
ritmata dal palpitante cuore
e dall’ossessionante credo in dio.

La fortezza che anima il giusto
animata dall’onestà mentale
che rende infame il misero dire.

La vita che vale la pena vivere
proiettando l’anima nell’infinito
rende la morte cosa da rispettare.

Tu anima nana che nascesti bassa
il mondo cerchi al tuo livello
ma il tuo destino ti seppellirà.

E quel giorno ancora piangerai
recriminando l’aria e lo spazio
che mai furono tuoi averi.

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